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mercoledì 24 aprile 2024
 
 
Il mio grosso grasso matrimonio magnogreco PDF Stampa E-mail
L'ha scritt Piergiorgio   
venerdì 30 luglio 2004

Genere: Sentimentale
Durata: 95 - Origine: Usa

Lucia Portulano ha trent'anni e lavora nella rosticceria di famiglia, in piazza Gesù Divin Lavoratore, sui Tamburi. Tutto ciò che suo padre Catàvede vorrebbe per lei è che sposi un bravo ragazzo tarantino, ma Lucia aspira a qualcosa di più nella vita.

Sua madre convince il padre a lasciarle seguire un corso serale di informatica presso l'Istituto Professionale "Cabrini-Scirea" e, dopo aver terminato il corso, Lucia subentra nell'agenzia di viaggi di sua zia, la "E' venùte o t'honn' mannàte?".

Lucia incontra così Amedeo Mitidieri, un giovane insegnante di matematica presso il liceo classico "Sesto Ennio", figlio unico di una famiglia borghese e fizzosa.
I due si frequentano di nascosto, fino a che la famiglia di Lucia non scopre tutto: Catàvede è fuori di sé perché la figlia esce con un ragazzo che non sa né armare il cuenzo né ammorbidire i polpi sbattendoli sugli scogli, dall'altra parte i genitori del ragazzo inorridiscono quando conoscono i futuri consuoceri che gli offrono da bere due Raffo da bere a canna senza bicchiere.

Tutto è bene quel che finisce bene e alla fine l'amore trionfa in un matrimonio nella più classica tradizione meridionale con damigelle pettegole, zie che sparlano, invitati chiassosi, e tante, tantissime portate servite al pranzo di nozze organizzato dai parenti della sposa.

Ultimo aggiornamento ( venerdì 30 luglio 2004 )
 
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