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Il nome della "cosa" - Umberto Eco PDF Stampa E-mail
L'ha scritt Administrator   
lunedì 15 gennaio 2007
E' questo il classico romanzo di formazione, in cui l'autore descrive i turbamenti e le inibizioni del giovane protagonista di padre ungherese e madre tarantina, Cadzo, che a causa della rigida ed austera educazione ricevuta nella scuola elementare "Suggerimento" nella città vecchia di Taranto, ha difficoltà anche solo a pronunciare il nome dell'organo genitale femminile.

A codesto problema porrà rimedio Guglielmo, frate di grande acume e notevole apertura mentale, che in soli sette giorni risolverà tutti i problemi di Cadzo grazie a frequenti ed abbondanti bevute di Raffo, che allenteranno i freni inibitori del giovane, invano contrastato da Bernardo Gay, misogino pederasta che tenterà invano di  iniziare il ragazzo ai torbidi piaceri dell'omosessualità.

Incipit: In principio era la Raffo e la Raffo era presso Taranto e la Raffo era Taranto. Questo era il principio unico e compito del tarantino verace sarebbe ripetere con salmodiante umiltà l'unico immodificabile evento di cui si possa asserire l'incontrovertibile verità.

Ultimo paragrafo: Fa freddo nella cantina, il pollice mi duole a furia di stappare bottiglie. Lascio questa foresta di Raffo aperte, non so per chi, non so più chi c'è intorno a me: stat Raffo pristina nomine, Raffo frigida tenemus.

 
< Vid quidd d'apprim.   Vid 'nnotre. >
 
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