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'A sputacchije PDF Stampa E-mail
L'ha scritt Peppe Nesta   
domenica 30 dicembre 2007

 Chi di noi maschietti da bambino non ha giocato con gli sputi?
Addirittura si facevano gare a chi sputava piu’ lontano, poi si tentavano sistemi e modalita’ di sputo suggeriti dagli altri, o imitando altri piu’ bravi.
Uno dei giochi piu’ adottati era che ci si metteva di spalle al muro e si gareggiava a chi sputava piu’ lontano, si potevano organizzare anche squadre, ma fondamentali erano le regole stabilite, magari solo utilizzando il busto e lo schiocco della testa per allungare un po’ la gittata del “lancio”, ma i posteriori, il cu7o per intenderci, doveva restare appiccicato al muro ed era vietato barare ... pena squalifica dalla gara con successiva sottomissione alle  .... ehehehe


Le differenti tipologie di emissione di lancio erano del tipo: a schiocco centrale o laterale delle labbra, poi c’era chi approfittava, poiche’ gia’ dotato,  di un naturale spazietto tra i due incisivi superiori, ad effettuare uno schizzo sottile e lungo che spruzzava piu’ di una lancia antincendio.
Molte volte si rimaneva a secco, anche perche’ questo “gioco” era classificato tra quelli estivi, quindi la calura non aiutava assolutamente alla naturale riproduzione del prodotto.

Purtoppo io ero nella categoria degli scarsi, gli amici mi dicevano che mancavo di allenamento e quindi dovevo darmi da fare a recuperare.
Ricordo che un giorno ero affacciato al terzo piano, sul balcone di casa mia e mi sottoponevo ad uno stressante allenamento ... le provavo tutte, di lato, centrale, a spruzzo, a schiocco ....
Il nostro coinquilino del piano di sotto,  con lui gia’ numerose diatribe per il fatto che, essendo la mia una famiglia numerosa, il malcapitato lamentava rumori continui relazionando tutto a mio padre con successive punizioni fisiche, ebbe l’infelice idea di godersi il fresco della ventilazione pomeridiana sul suo balcone, affacciandosi allo stesso.
Non vi nascondo che era invitante, ... si, proprio la sua bellissima “chierica nucale” che avrebbe fatto invidia anche a San Francesco, mi stimolava ...
Silenziosamente mi spostai in maniera perpendicolare a lui, presi accuratamente la mira eee ...

Apriti cielo!!  Le urla di rabbia che uscirono dalla sua bocca allarmarono mai madre e le mie sorelle che uscirono sul balcone a verificare cosa fosse accaduto ...
Io nell’angolo piu’ remoto del balcone, nascosto sotto una sedia, cominciai gia’ a difendermi dalle prime botte che “meritatamente” dovevo ricevere, ma la cosa piu’ drammatica era che, essendo tardo pomeriggio, stava rientrando mio padre ... mammamiaaaa
Difatti rientrando mio padre fu fermato lungo le scale dal bravuomo che gli riferi’ tutto, ... e ricordo perfettamente che lui appena entro’ in casa la prima cosa che chiese a mia madre fu: “Peppe addo’ ste’?” ...
Mudu’ ce’ mazziatoneeeee ... ma la cosa che lo fece imbestialire di piu’, perche’ sghignazzava dalle risate mentre mi puniva, .... fu’ quando gli dissi:
pero’ papa’ ... ce u’ cristijane teneve nu’ poche de’ sciampo ... ne puteve pure apprufetta’!”  
(pero’ papa’ se il bravuomo avesse avuto un po’ di shampoo ne avrebbe potuto anche approfittare)
Ultimo aggiornamento ( venerdì 11 gennaio 2008 )
 
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