Dalla libbrètta... alla carta di credito |
L'ha scritt Carmela "Jatta acrest'" | |
lunedì 30 giugno 2008 | |
Chissà quante volte ci è capitato di andare al supermercato e di rimanere in fila, bloccati alla cassa, perché la cassa è bloccata per un pagamento effettuato con la carta di credito… magari per un pagamento inferiore a 20 euro…. E chissà quante volte abbiamo perso la pazienza, o abbiamo imprecato o sentito imprecare contro le carte di credito, queste schede plastificate che sono un modo di pagamento moderno, pratico, facile (non sempre) ma soprattutto sicuro, perché ci evita di portare con noi denaro liquido. Ce ne sono di tutti i tipi, per tutti i gusti… appena apri un conto corrente per accreditare lo stipendio, ecco che nel pacchetto all inclusive troviamo anche lei, la carta di credito a costo zero, revolving per pagare anche se non hai soldi, o co.branded, con lo sponsor… magari della squadra di calcio del cuore! Comunque se le utilizzi, compri quello che vuoi e l’addebito arriva "a fine mese". L’altro giorno sono andata ad una salumeria vicino casa, una piccola salumeria a conduzione familiare come erano una volta le putèe … la ragazza ha consegnato la busta col pane alla signora che ha detto: “Tutt’appò. Ne vedìme! ed è uscita, mentre la ragazza rispondeva: “Tutt’appò … poi ha preso un quadernetto e ha scritto… Mi sono ricordata di mia nonna che raccontava di quando andava a fare la spesa a’ cridènze, cu a’ libretta… Si facevano "segnare" tutto e poi si pagava a fine mese (e alcuni …dopo il raccolto). A fine mese poi, quando si doveva chiudere il conto, era sempre la stessa storia….. e le stesse frasi: “Ma c’è ricchèscere! Nà ljigge tu stesse!” …ma era gente analfabeta, che in un momento di orgogliosa vergogna guardava quel quadernetto e fingendo di leggere annuiva amaramente… oppure rispondeva: “Mò nònge porte l’occhiale!” …ma non dicevano: “Nò sàcce leggere!” Poi tornavano a casa e spesso prendevano a botte i figli, perché dovevano studiare …. E da questa consapevolezza derivano i detti: a’ cridènze se pajie na vòte e mènza (il debito si paga una volta e mezza) Tra realtà e ricordi ho pensato: ma se vanno a’ putèje cu a’ libretta e al supermercato con la carta di credito….. a fine mese stònne già senza solde! Si sente dire: “Quidde s’à profume sempre cu sta carte de credite màne!
Ma, in una realtà quotidiana che ci vede arrancare per arrivare al famigerato "fine mese", una frase del genere è di una persona generosa che fa un piacere o di chi ha bisogno di contanti liquidi …visto il caldo (reale e metaforico) che fa? E quindi, la carta di credito è indice di ricchezza? e…. a’ libbretta di oggi è come quella di ieri o è una forma di finanziamento?
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