Bella sei!
L'ha scritt Aldo "Diecipalazzine"   
domenica 06 maggio 2007
Bella sei! Ancora addormentata, che indugi ancora tra le lenzuola morbide della domenica, ti percorro, animato dalle mie velleità podistiche, quando il sole è ancora basso.
Salgo su per via Pitagora, dove lo storico “muraglione” riesce a diventare, in corrispondenza dell’Ospedale Militare, di un gradevole color panna, incorniciato di rosso, sto attento a non interrompere questo magico silenzio.
Poi Piazza Bettolo, dolcemente silenziosa, percorsa soltanto da qualche cagnolino intento nei suoi bisogni, a sinistra si intravede ormai su via Pupino, il cinema Verdi, ormai chiuso da tempo, l’edificio con la scritta “Dopolavoro ferroviario” è sempre li.


Le scale della scuola XXV luglio, sembrano godersi, questa pace domenicale, libere dalle scorribande degli scolari, e ancora non battute dalle pallonate dei panarijdde che, da tempi remotissimi, vi improvvisano partite interminabili.

Che pace! Il tempo è leggermente nuvoloso, il vento non alita.Il cancello della villa Peritato è gia’ aperto, il commerciante di giocattoli, prepara la sua bancarella, in attesa dei suoi piccoli clienti, il venditore di palloncini, è gia’ sul posto.

Entro, passo visino alla gabbia dei pavoni, percorro velocemente il piazzale centrale per portarmi verso la zona che guarda a mare, eccolo, il mare, fratello vicino, oggi sereno; rivederlo mi da’ sollievo. Certo il mare è sempre lì, non ce lo possono togliere, pero’ è sempre meglio andare a controllare ogni tanto che sia sempre lì, non si sa mai.

L’odore del verde, del mare, mi inebria, le scritte sul parapetto di cemento, parlano di amori eterni, di amori finiti e di amori anonimi, un numero impressionante di gatti si rincorrono miagolando. Le panchine, alcove di fugaci incontri, sono ancora deserte, in giro altri podisti, ciclisti e qualche nonnetto solitario.

Siamo in piazza Kennedy, il circolo Ufficiali  e poi via Roma, sempre bella e affascinante, un tappeto di fiori e pollini vari, profuma la strada;, sulla destra , il maestoso edificio del Talassografico, con i cancelli serrati.

Alzo lo sguardo e giu’, in fondo, ma vicino, la splendida veduta della citta’ vecchia. Accelero, sono sulla ringhiera sopra la discesa dei Torpedinieri. Bella sei! Amore mio! Appena sveglia!Con gli occhi appannati, ancora silenziosa, con le paranze e i pescherecci ormeggiati che ti colorano il grigio, di bianco e di azzurro, pigra, mentre ti specchi, calda, nei turgidi seni dei tuoi mari.

Bella sei! Non smetterei mai di guardarti! Taranto mia.
Ultimo aggiornamento ( domenica 06 maggio 2007 )