Il gioiello
L'ha scritt carlo "usinnache"   
venerd́ 30 luglio 2004

Un giorno Biwenabhirrha, l'attento studente, chiese al Maestro perché gli uomini a questo mondo soffrissero tanto nonostante ci fosse la Raffo.

Il Maestro allora gli racconto questa storia:

Un uomo cadde in un sonno profondo al termine di un impegnativo torneo di "Patrune e sotte" in un sabato sera d’agosto. Un suo amico rimase presso di lui finché poté, poi, dovendosene andare, ma temendo che l'uomo addormentato al suo risveglio potesse avere ancora sete, gli lasciò un tris di Raffo nella borsa termica, in modo che rimanessero fresche..

Risvegliatosi, l'uomo, ignaro del gesto generoso dell'amico, passò un fine settimana soffrendo l'arsura del solleone finché, il lunedì, i due non si incontrarono di nuovo. Quando l'amico gli disse delle Raffo, l'uomo le trovò ancora nella borsa termica e non riusciva a credere che una tale fortuna fosse sempre stata lì, a portata di mano per tutto quel tempo, mentre lui aveva sofferto la sete.

Come il protagonista di questa storia - disse il Maestro - gli uomini vagano tra le sofferenze di questo mondo, ignari che vicino a loro c'è la Raffo, il gioiello della piena felicità.

Ultimo aggiornamento ( venerd́ 22 febbraio 2008 )