Pomeriggi assolati e interminabili. Una piazza, un parcheggio, un qualsiasi spazio sgombro, di che forma o dimensione poco importava. Un pallone, quello era l’unico strumento indispensabile e, a ripensarci, neanche tanto, chè il suono di una lattina di coca cola rotolante sull’asfalto evoca a ognuno di noi sensazioni dolcissime e irripetibili.