Per la prima volta a Taranto, mercoledì 17 agosto, alla masseria “la penna”, concerto del cantautore  Gianluca Rebuzzi accompagnato da tutta la sua band tarantina (dal Borgo alla Salinella, a Grottaglie, Lizzano, Massafra, ecc...), ovvero:

Mirko Scarcia: contrabbasso e basso elettrico

Massimiliano Scarcia: chitarra acustica, elettrica e bouzouki

Daniele Chiefa: chitarra classica

Francesco D'amicis: batteria

Luca Michetti: percussioni

Il respiro del sud danza sulle musiche di questo cantautore portando con sé l’energia del sentimento popolare: dalla forza della pizzica, alla malinconia del tango, ai colori della bossanova, al calore del blues, per dare forma ad uno stile autentico, originale, elegante e denso di passione e giusto per sapere di chi stiamo parlando, con buona pace della legge sulla privacy, ecco qualche nota biografica.

Gianluca Rebuzzi nasce a taranto nel 1976. Dal 1992 al 1996 frequenta il liceo musicale “Paesiello” di Taranto, nella classe di pianoforte.

Nel 1993, a Recanati, vince il primo premio nazionale di poesia “Giacomo Leopardi” mentre nel 1994 vince il primo premio del XXIII° concorso nazionale giornata e.i.p. “scuola per la pace” con il patrocinio del ministero p.i. e beni culturali e ambientali e successivamente si trasferisce a Bologna dove consegue la laurea in filosofia della scienza.

Dal 2002 è iscritto alla società italiana degli autori ed editori con la qualifica di compositore e autore e già dagli anni dell’università comincia a condividere la sua musica con alcuni cari amici da cui trae preziosi spunti artistici fino a quando, nel 2003, si inizia a definire una vera e propria formazione composta da numerosi elementi che, con il loro gusto e la loro professionalità, aiutano a dare forma a quello stile originale in continua evoluzione.

Nuove soddisfazioni non tardano ad arrivare, tra queste quella del 2 luglio 2003, dove è finalista del “Bologna music festival”, concorso musicale indirizzato ad artisti emergenti, o quella del 25 ottobre 2003, quando vince la 5a edizione del festival di Biella, dedicato alle etichette indipendenti, autori e cantautori, nella sezione emergenti. Ancora il 3 maggio 2004 vince il “premio city migliore performance” al 1° trofeo Wolf, concorso nazionale riservato ad artisti emergenti ed in seguito è stato selezionato dagli autori di “demo”, radiouno RAI, Michael Pergolani e Renato Marengo, per il concorso internet “the best of demo” dove ha raccolto 16442 voti.

Il suo brano “nessuna storia” è stato inserito nella programmazione di radiouno RAI durante la trasmissione “demo” e passa periodicamente su emittenti radiofoniche locali.

Alla fine del 2004 vince la III edizione del premio “RISONANZE” di Padova e nel 2005 è stato inoltre selezionato per le semifinali del concorso nazionale AUGUSTO DAOLIO e per le semifinali del premio Recanati (Musicultura) mentre nello scorso luglio si è classificato terzo al concorso "Creando l'arte" di Zola Predosa (Bo).

Se non bastasse questo interessante curriculum (che può essere arricchito con l’ascolto dei due brani di Gianluca presenti sulla compilescion “Uì ar de Tarde” che sono disponibili on-line sulla home page del sito di TarantoNostra) allora è bene sapere che il concerto è organizzato da “Punto A Capo”, Associazione di Promozione Sociale (www.puntoacapo.altervista.org)  fondata nel 2004 da 7 amici che si conoscono da 15 anni, con lo scopo di promuovere cultura, beneficenza, divertimento e qualsiasi altro tipo di attività reputata da loro utile a "svegliare Taranto". Sul sito ci si può fare un'idea del tipo di attività fatte e, nello specifico, a fare da “cornice” alla serata i ragazzi di “Punto a Capo” collaboreranno per una raccolta fondi con “Emergency”, organizzazione che credo non abbia bisogno di presentazione.

La serata, come quelle già organizzate, è completamente gratuita, senza obbligo di consumazione, si entra per invito per dare un taglio diverso dalla classica discoteca, in cui dopo la presentazione dell'evento ci si può fermare a parlare in una cornice accogliente, un punto di aggregazione nuovo.

Si tratta insomma di una prospettiva interessante, soprattutto nell'ottica di individuare e conoscere altre realtà affezionate all'idea di una Taranto "sveglia" e partecipativa, un po' come sta accadendo con quel gran personaggio di Marcello del centro “Filonide” (www.filonidetaranto.com).