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venerdì 13 dicembre 2024
 
 
Quei bravi ragazzi PDF Stampa E-mail
L'ha scritt Piergiorgio   
venerdì 30 luglio 2004

Genere: Drammatico
Durata: 145 - Origine: Usa

Enrico "Chico" Collina, ancora adolescente entra a far parte della "piccola mafia" del quartiere Paolo VI, dove un potente boss, Claudio Adessodeo, prende a proteggerlo e lo introduce in una banda specializzata in furti, estorsioni e contrabbando, che presto diventa la sua vera famiglia, in cui i componenti usano chiamarsi fra loro "bravi ragazzi".

Enrico si dimostra un vero asso del volante, percorrendo a 180/190 km/h anche le vie più strette e tortuose del Borgo cittadino; i suoi capi, Giacomo Convia, Tommaso De Vito e Paolo Cicero, ai quali ubbidisce senza discutere, gli dimostrano presto di essere capaci di uccidere ferocemente. Soprattutto Tommaso, apparentemente così bonario, si trasforma spesso in un maniaco sanguinario, pronto ad ammazzare non solo i nemici, ma anche un malcapitato cameriere, che lo ha irritato.

Enrico, al quale non viene ordinato di uccidere, non si pone problemi di coscienza, soddisfatto di sentirsi qualcuno e di ricevere molti soldi.
Innamoratosi, ricambiato, di Caterina, una brava ragazza dei Tamburi, egli la sposa senza rivelarle qual'è realmente il suo mestiere, che lei ignorerà a lungo.

Dopo la nascita di due bambine, fra i coniugi sorge una crisi, perchè Enrico ha un'amante fissa, una A112 Abarth elaborata, completa di alettone posteriore, paraurti ribassato, modanature laterali, tendine parasole con Marilyn Monrose seduta, adesivo con conigli che trombano, cagnolino di peluche che fa suegiù con la testa, antenna a frusta e impianto stereo 4x250W RMS.

Nonostante la folle passione per la sua auto, in Enrico poi prevale l'amore per Caterina, che lo perdona e che si trova a volte costretta ad essere sua complice, come quando il marito decide di rubare un coprileva del cambio in avorio a forma di capodimorto dal settore "accessori auto" dell'Ipercoop.

Successivamente la banda passa al contrabbando di birra Raffo, che costringe i malviventi tarantini ad effettuare molti assassinii tra gli avversari di Massafra, fermamente intenzionati a spacciare invece la Hainechen: Chico viene arrestato e, quando viene scarcerato, capisce che gli amici vogliono eliminarlo, perchè pericoloso.

Essendo stati già uccisi Tommaso e Paolo, ad Enrico non resta che affidarsi alla polizia e rivelare in un processo tutto ciò che sa per poi dileguarsi sotto altro nome insieme alla famiglia ed iniziare una redditizia carriera di tassista a Rio de janeiro, dove mette a frutto la sua perizia al volante e la sua passione per i culi femminili.

Ultimo aggiornamento ( venerdì 30 luglio 2004 )
 
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