A te |
L'ha scritt carlo "usinnache" | |
venerdì 30 luglio 2004 | |
Un giorno il Maestro volle mettere alla prova la capacità di percezione degli allievi e pose a ciascuno la seguente domanda: Duekaure rispose: <<La verità è ciò che non si può nè negare né affermare.>> Il Maestro disse: <<Quando non ci sarò più, avrai la mia pelle.>> La monaca Kukulona dichiarò : <<È come un gol segnato da Kimenthy, un lampo che subito svanisce.>> Il Maestro commentò: <<Quando non ci sarò più, a te darò la mia carne.>> Assodjkoppe disse: <<I quattro elementi, il vento, l'acqua, la terra e il fuoco, sono vuoti. La verità è il nulla.>> Il Maestro replicò: <<Quando non ci sarò più, avrai le mie ossa.>> Alla fine il Maestro si volse verso Biwenabhirrha, il quale si prostrò a terra, sorrise, fece un rutto e poi restò in silenzio. Il Maestro disse: <<Discepolo prediletto, meglio degli altri tu hai compreso quanto ho predicato; invero quando non ci sarò più, a te darò la mia Raffo!>> |
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Ultimo aggiornamento ( venerdì 22 febbraio 2008 ) |
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