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sabato 20 aprile 2024
 
 
Maè! M'a fà trasè? PDF Stampa E-mail
L'ha scritt Aldo "Diecipalazzine"   
sabato 31 maggio 2008
 Domani alle 16,00 una città si ferma!Per quell'ora le tavole tarantine saranno già sgombre dagli abbondanti pasti domenicali. I più fortunati saranno allo stadio già dalle 14,00. Gli altri incollati al televisore. I Tarantini lontano dalle sponde joniche cercheranno disperatamente notizie. I 30 gradi previsti si percepiranno tutti.
Ma cosa accadrà alle 16,00 di tanto importante?  Alle 16,00 c'è la finale. La città vivrà come sospesa questi 90 minuti che la separano da un sogno tanto atteso. Anche a chi il calcio non  interessa, chi pensa intimamente che  questa grande mobilitazione sia esagerata e infantile farà sentire il suo apporto con il suo rispettoso silenzio.
Le donne attenderanno con ansia il rientro dei propri uomini come se tornassero da epiche battaglie. Li attenderanno trepidanti sperando di leggere il sorriso della vittoria sui loro volti bruciati.
Il sorriso delle vittoria è un sorriso importante, ti dà motivazione, ti crea una scia positiva da trasferire nella quotidianeità; offre ai meno ottimisti una spinta a migliorare la propria visione del mondo.
Perciò vincere si deve! Si deve per  quelli che non sono abituati a vincere, per quelli che vincere non sanno, per quelli che vincere non possono. Vincere si deve anche per quelli che vincere non vogliono affinchè comprendano che la vittoria presuppone una tenzone e quindi impegno e sudore. E vincere si deve per chi di un progetto non fa parte perchè è senza lavoro e al quale resta solo lo stadio come luogo in cui sentirsi protagonista, un luogo nel quale anch'esso sa di poter contribuire ad un risultato semplicemente essendoci e indossando il rosso e il blu.
Vincere si deve principalmente per tutti i figli che sono stati costretti ad abbandonare la propria madre e  affinchè accolgano come una carezza sul cuore una buona notizia proveniente dalla propria terra.
Vincere si deve anche per chi qualche  vittoria pulita in campo professionale o personale l'ha ottenuta anche vivendo a Taranto  e che sa che una vittoria a Taranto vale doppio.
Certo che in campo non scenderemo noi, ma undici ragazzotti in mutande che poco c'entrano con la nostra città; ma sarà  come esserci perchè le loro gambe saranno le nostre, il loro respiro il nostro respiro e il loro cuore il cuore di una città intera cha ha un disperato bisogno  di un sorriso vincente e di una pacca sulla spalla...
Ultimo aggiornamento ( lunedì 09 giugno 2008 )
 
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