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Il culto dell'Immacolata a Taranto PDF Stampa E-mail
L'ha scritt Aldo "Diecipalazzine"   
venerdì 05 dicembre 2008

U tramooooteeeee! ‘U tramoooooooteeeeeee   lucculavéne le cristiane…era il 20 febbraio 1743, e poco prima della mezzanotte la città fu svegliata da un boato infernale.
Uno dei più devastanti terremoti d’Oriente, nella nostra città, aveva soltanto fatto una gran paura a tutti ma nessun danno serio a cose e persone. Per ringraziare la Vergine Immacolata, il Sindaco Marrese isituì un triduo di penitenza (poi perduto) da tenersi ogni anno a febbraio nella cattedrale; proprio  a voler sottolineare l’importanza che la comunità tarantina deponeva nei confronti di quella che poi nel 1943 fu ufficialmente proclamata: CELESTE PATRONA DI QUESTA CITTA’ BIMARE. 

Il culto dell’Immacolata  si fa risalire,a Taranto, intorno al secolo XIV.
Nel 1679 giunse a Taranto, da Napoli, la statua, che accolta festosamente, sembrò subito avere un piccolo difetto di costruzione; cioè le mani congiunte tendevano decisamente verso destra… i fedeli vollero attribuire a questo particolare gesto un significato legato proprio al terremoto passato, in particolare si volle vedere in quella gestualità l’atto di allontanare la distruzione dalla nostra città.
Il giorno dell’Immacolata alle ore 17,00 Monsignor Luigi Papa, Arcivescovo di Taranto celebrerà la santa messa nella Cattedrale di San Cataldo…seguirà la processione per le vie del del centro storico alla quale parteciperanno le varie Confraternite in abito di rito...
Ultimo aggiornamento ( domenica 07 dicembre 2008 )
 
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