Come tutti sanno, la festività più sentita e partecipata a Taranto è quella della settimana santa pasquale, che ha tra le sue caratteristiche, quella di avere una data variabile da un anno all'altro, essendo questa legata alla data di festeggiamento della Pasqua stessa.

Nelle convenscion della allegra brigata di "TarantoNostra" si ritrovano un po' queste caratteristiche: la voglia di esserci e una data variabile nei canonici periodi di Natale, Pasqua e ferragosto.

Quasi a volerci rifare degli imprevisti occorsi a Pasqua e dovuti al maltempo, questa volta ad agosto ci sono state due convenscion ufficiali ed una ufficiosa, con il nemmeno tanto nascosto scopo di permettere a più persone possibile di incontrarsi, scambiare quattro chiacchiere e passare qualche ora in allegria.

A poco o nulla servirebbe fare una fredda cronaca delle tre serate: aggiungerebbe poco al ricordo di chi c'era e non riuscirebbe a trasmettere le emozioni provate a chi era assente; mi limiterò così a dei veloci flash-back assolutamente personali e disordinati, senza nessuna velleità di descrivere in maniera esaustiva e completa le serate appena trascorse.

La prima "unofficial convenscion" si è tenuta da Gi.Bi. sulla terrazza con vista mare, attorno ad un tavolo che ha variato la sua conformazione via via che i commensali si aggiungevano al desco apparecchiato con antipasti vari, pizze (a cì no' dice pizze cu a man' sus'a pizz', PIZZ!) e, naturalmente, carne.

Due sere dopo, appuntamento in piazza fontana, presso la trattoria "Bari". Ancora una volta il gruppo di "TarantoNostra" si è fattor riconoscere, sia per il ritardo nel completare la tavolata, sia per il conseguente impegno richiesto al personale di servizio nell'aggiungere coperti su coperti ("Stu tavolo jè accom'a pell'd'a pizz, ca s'allonga abbuen'abbuen!"). Stavolta il menù comprendeva antipasti di mare, tubettini con cozze e fagioli, frittura misto mare e Raffo a sbuenne, per un conto finale che ha piacevolmente stupito molti dei commensali, abituati a cifre ben più maiuscole. La nota di colore è stata fornita dal cameriere conosciuto come "Ringo, che ha deliziato i presenti con barzellette, calambour ed esercizi di destrezza manuale degni di bel altro palcoscenico.

Replica la settimana dopo, con difficoltà a trovare un ristorante aperto nella settimana di ferragosto: alla fine, molto democraticamente e dopo aver ascoltato i consigni di alcune eminenze grigie della lista, ho optato per "Tonino Citemmuerte" a San Vito, in modo da offrire un altro panorama caratteristico agli ospiti locali e stranieri. Altro ritardo nel completare la tavolata, altro ambiente al cui confronto la borsa merci di New York appare calma come un monastero cistercense, altro menù a base di pesce.

Dal punto di vista della partecipazione, sicuramente un successo per i tre appuntamenti, che hanno visto partecipare agli incontri dai quattordici ai diciotto membri per volta.

Tra i presenti, onore al merito a Massimo Stragapede, tanto assente nelle ML e tanto stacanovisticamente presente alle cene conviviali, un record assoluto perseguito con determinazione ed ancor più notevole considerando il ruolo di ambasciatore e rappresentante della accoglienza ionica nei confronti di ospiti stranieri da lui assunto con ammirevole dedizione.

Altrettanto gradita è stata la sorpresa riservata da Spina Senior, a.k.a. NUX, che pur non potendo partecipare all'incontro ha comunque voluto raggiungerci a fine cena a San Vito per conoscerci e salutarci.

Il clima lo conoscete, e chi non lo conosce lo può immaginare: chiacchiere e amenità, battute, aggiornamenti sulle situazioni della "real life", modeste proposte per salvare il mondo discusse di fronte alle luci di "Taranto bai nait", saluti, abbracci e auguri di buone vacanze.

Cosa altro aggiungere? Un "grazie!" a chi c'è stato, un "peccato!" per gli assenti ed a tutti un "arrivederci!" alla prossima convenscion.

carlo

p.s. chi ha foto delle varie convenscion le faccia cortesemente pervenire a Marco Basile o a me che le inzippiamo sul sito.

grazieassai